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Contents Generalità Aggiunta di carico variabile lungo X, Y o Z

Aggiunta di nuovi dei carichi alle shell

 


Menù: Carichi =>Nelle shell =>Aggiungi...

 

Apparirà la finestra Seleziona con cui selezionare le shell da caricare.

Dopo aver selezionato le shell e chiuso la finestra di selezione, apparirà la finestra seguente:

 

 

Nella casella Condizione di carico si scelga, tra quelle esistenti, la condizione indipendente di carico.

Nella casella Tipo di carico, si selezioni il tipo di carico da applicare alle shell selezionate, da scegliersi tra:

  • Carico Uniforme sistema globale,
    nelle tre caselle inserire le componenti lungo gli assi globali Ux, Uy e Uz;

  • Carico Uniforme proiettato,
    nelle tre caselle inserire le componenti lungo gli assi globali Uxp, Uyp e Uzp.
    Tali componenti saranno applicate sulla proiezione della shell sui piani YZ, XZ e XY; ad esempio un carico Uzp applicato ad una shell verticali non avrà effetto in quanto l’area della shell non ha componenti sul piano XY. La componente Uzp è utile per applicare carichi da neve su coperture o accidentali su rampe inclinate. 

  • Carico Uniforme sistema locale, nelle tre caselle inserire le componenti lungo gli assi locali della shell U1, U2 e U3;

    Per i tre tipi di carico descritti sopra verranno richiesti il Coefficiente di riduzione sismica ed il Coefficiente sismico per carichi ai piani secondo l'Ord. 3274.
    - Coefficiente di riduzione sismica. Rappresenta il coefficiente di riduzione per il calcolo delle forze sismiche (o della massa se si esegue l'analisi dinamica).
    Per il calcolo delle forze sismiche verrà utilizzata solo la componente secondo Z se negativa (cioè se diretta verso il basso). Il programma calcola la componente per i carichi proiettati e locali.
    Il carico delle forze sismiche verrà ridotto con tale coefficiente, solo se la condizione di carico indipendente a cui appartiene (vedere Condizioni di carico indipendenti) è del tipo variabile o dovuto a neve (Q e N), se è del tipo permanente (G o P) verrà applicato per intero, se è dovuto al vento od a precompressione (V o K) non verrà considerato.
    La normativa italiana D.M. 1996 indica:
    0.33 per locali di abitazione, uffici non aperti al pubblico, alberghi, coperture e balconi;
    0.50 per locali suscettibili di affollamento;
    1.00 per locali suscettibili di grande affollamento.
    - Coefficiente sismico per carichi ai piani Ordinanza 3274. Sono i coefficienti f della tabella 3.5 dell'Ord. 3274 - Edifici, necessari per il calcolo dei coefficienti yEi per la riduzione di carichi.

     

  • Carico da Pressione superficiale, la finestra si modificherà in:


    Selezionare la casella Uniforme nei nodi, per avere una pressione costante in tutti i nodi.
    Nelle quattro caselle seguenti inserire il valore della pressione nei nodi 1, 2, 3 e 4, ordine con cui si è creata la shell (i numero 3, 9, 5 e 4 seguenti la p sono i numeri di identificazione dei nodi).
    Nella casella Faccia, si inserisca la faccia su cui agisce la pressione, secondo il seguente disegno:



    L’estradosso è la faccia diretta come l’asse 3 locale della shell; le facce 1, 2, 3 e 4 sono corrispondenti ai lati 1-2, 2-3, 3-4 e 4-1, seguendo l’ordine dei nodi con cui è stata creata la shell (non conta l’orientamento locale).
    Col Microsap è possibile inserire pressioni solo all'estradosso e all'intradosso.
    La forza sulle facce 1, 2, 3 e 4 è data dal valore della pressione moltiplicato per lo spessore ed integrato lungo il lato.
    Il carico è diretto dall’esterno verso la faccia; di seguito una shell caricata sulle facce 1,2 e 6.


     

  • Carico Termico.
    Selezionare la casella Uniforme nei nodi, per avere una temperatura costante in tutti i nodi.
    Inserire i valori della temperatura nei nodi (seguendo l’ordine indicato per le pressioni).
    Tale carico termico provocherà una tensione sulla superficie media; la temperatura base, cioè quella che non provoca tensione, viene assegnata nella definizione delle shell, vedasi Caratteristiche delle shell (per Sap2000) oppure Caratteristiche delle shell (per Microsap);

  • Carico da Gradiente Termico.
    Selezionare la casella Uniforme nei nodi, per avere una temperatura costante in tutti i nodi.
    Inserire i valori dei gradienti di temperatura nei nodi (seguendo l’ordine indicato per le pressioni).
    Tale carico termico provocherà una inflessione della shell. 

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