Richiami teorici portanza verticale
Verifica del carico limite (o capacità portante verticale o portanza)
La verifica della capacità portante verticale consiste nel confronto
tra la pressione verticale di esercizio in fondazione e la pressione limite per il terreno, la sua valutazione
avviene secondo diversi metodi.
Il rapporto fra il carico limite in fondazione e la componente normale della risultante dei carichi trasmessi
sul terreno di fondazione deve essere superiore a g
dato dalle normative. Cioè, detto Qlim,
il carico limite ed R
la risultante verticale dei carichi in fondazione, deve essere:
Formule per il calcolo del carico limite.
qult
carico limite unitario
q= carico sul piano di fondazione
B = lato minore della fondazione, da sostituire con B' nel caso di carico
eccentrico
L = lato maggiore della fondazione, da sostituire con L' nel caso di
carico eccentrico
D = profondità della fondazione
B' = larghezza di fondazione
ridotta = B - 2 eB
L' = lunghezza di fondazione ridotta = L - 2 eL
eB e eL rappresentano le eccentricità del carico rispetto al centro
della fondazione
Formula di Terzaghi
Tale formula vale per
fondazioni superficiale poco profonde, per le quali ,
senza inclinazione della fondazione e del pendio e senza componenti orizzontali di carico.
dove:
,
per f=0
Nc=5.71
Kpg
coefficiente ottenuto per interpolazione da dalle tabelle
di Terzaghi
sc, , sq
e sg
coefficienti di forma
sc
1 per fondazioni nastriformi; 1.3 per le circolari e quadrate
sq 1
per fondazioni nastriformi, circolari e quadrate
sg
1 per fondazioni nastriformi; 0.6 per le circolari; 0.8 per le quadrate.
Per sezioni rettangolari si applicano le formule:
Formule di Meyerhof
Per carico verticale :
Per carico inclinato :
dove:
per f=0
Nc=5.14
Fattori di forma:
per qualsiasi f
per f>0
per f=0
dove :
Fattori di profondità
per qualsiasi f
per f>0
per f=0
Fattori di inclinazione del carico
per qualsiasi f
per f>0
per f=0
dove q è l’inclinazione della risultante
sulla verticale, senza segno
Formula di Hansen
con
Se f=0 usare
con
Fattori di forma
per condizioni non drenate f=0
per condizioni drenate f>0
per fondazioni nastriformi:
Fattori di profondità
per condizioni non drenate f=0
dove
se
se
per condizioni drenate f>0
Fattori di inclinazione del carico
per condizioni non drenate f=0
per condizioni drenate f>0
Fattori di inclinazione del terreno (fondazione su pendio)
per condizioni non drenate f=0
per condizioni drenate f>0
Fattori di inclinazione del piano di fondazione (base inclinata)
per condizioni non drenate f=0
per condizioni drenate f>0
dove
Af è l’area efficace della fondazione B’xL’
ca è l’aderenza alla base tra terreno e fondazione
D è la profondità della fondazione del terreno, da usarsi con B e non con B’
H è la componente parallela alla base di fondazione del carico trasmesso dalla fondazione
V è la componente perpendicolare alla base di fondazione del carico trasmesso dalla fondazione
b è l’inclinazione del pendio, positivo se diretta
verso il basso
d è l’angolo di attrito tra terreno e fondazione
h è l’inclinazione del piano di fondazione sul
piano orizzontale, positiva se diretta verso l’alto.
Note:
Non usare gli si assieme agli ii
Si possono usare gli si assieme ai di, gi e bi
Se L/B<=2, si usa ftr (valore dell’angolo
di attrito in condizioni di sforzo triassiale)
Se L/B>2, si usa fps=1.5*ftr
– 17° (valore dell’angolo di attrito in condizione piana)
Se f<=34°, si assume fps=
ftr
Condizioni di validità:
Formula di Vesiæ
Come la formula di Hansen, ma con
usare
se e
dove, se H è parallelo a B:
se H è parallelo a L:
Formula di Brinch-Hansen
Stessa formula di Hansen, ma con:
per condizioni non drenate f=0
per condizioni drenate f>0
Formula Eurocodice 7 (annex D dell’Ec7)
Stessa formula di Hansen, ma con:
per condizioni non drenate f=0
per forma rettangolare:
per forma quadrata o circolare
per condizioni drenate f>0
per forma rettangolare:
per forma rettangolare:
per forma circolare o quadrata:
per forma circolare o quadrata:
Presenza di falda acquifera
Nel caso di presenza di falda acquifera, viene considerato il peso di volume efficace del terreno
ed utilizzato nel termine del sovraccarico che moltiplica Nq e nel termine del peso proprio che moltiplica
Ng.
Presenza del sisma
Se si considera la presenza del sisma, i termini Nc, Nq e Ng
vengono moltiplicati per i fattori zc, zq, e zg
Zc=(1-0.32•kh) e Zq=Zg=(1-kh/tan(f))^0.35.
Secondo le NTC2008 p7.11.3.5.2:
kh=b•amax/g;
kv=0.5•kh;
amax=Ss•St•ag
dove:
- b: coefficiente di riduzione dell'accelerazione
massima attesa nel sito (dalla tabella 7.11.I);
- amax: accelerazione orizzontale massima attesa nel sito (in
m/s²);
- g: accelerazione di gravità;
- Ss: coefficiente di amplificazione stratigrafica;
- St: coefficiente di amplificazione topografica;
- ag: accelerazione orizzontale massima attesa su sito di riferimento
rigido (in m/s²)
Il carico limite della fondazione si ottiene da:
La tensione ammissibile da:
Verifica dello scorrimento (o portanza per carichi orizzontali)
Per la verifica della portanza orizzontale deve risultare che la somma
di tutte le forze parallele al piano di posa che tendono a fare scorrere la fondazione deve essere minore
di tutte le forze, parallele al piano di scorrimento, che si oppongono allo scivolamento, secondo un certo
coefficiente di sicurezza. La verifica a scorrimento risulta soddisfatta se il rapporto fra la risultante
delle forze resistenti allo scivolamento Fr
e la risultante delle forze che tendono a fare scorrere la fondazione Fs
risulta maggiore di un determinato coefficiente di sicurezza cs
La Normativa Italiana (D.M. 1988) impone che cs>=1.3
Fr/Fs>= cs
Le forze che intervengono nella Fs sono: la componente della spinta parallela al piano di fondazione
e la componente delle forze d'inerzia parallela al piano di fondazione.
La forza resistente è data dalla resistenza d'attrito e dalla resistenza per adesione lungo la base della
fondazione. Detta N la componente normale al piano di fondazione del carico totale gravante in
fondazione e indicando con d l'angolo d'attrito
terreno-fondazione, con ca l'adesione terreno-fondazione e con B’ la larghezza della fondazione
reagente, la forza resistente può esprimersi come
Fr = N tg d + caB’
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